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INAUGURAZIONE della NUOVA SEDE COMIS

In conseguenza dell’avvicendamento, che si è verificato nella parrocchia Cuore Immacolato di Maria, che ha comportato la mia rinunzia alla parrocchia, per aver superato abbondantemente il limite di età fissato dalle norme ecclesiastiche a 75 anni, la Comis, su autorizzazione dell’Arcivescovo, ha trovato collocazione in un locale della parrocchia, prima adibito a deposito, un locale allo stato grezzo, senza pavimento e senza intonaco; adeguatamente ristrutturato, è diventato una sede accogliente e dignitosa dove la Comis potrà operare in maniera decorosa.
La sede è formata da due livelli : un piano terra di 35 metri quadrati adibito al ricevimento delle persone e a incontri di formazione missionaria e di sviluppo, per piccoli gruppi di 35-40 persone, e un piano superiore di 16 metri quadrati adibito a direzione e amministrazione della Comis.
Ristrutturato a spese della Comis, è concesso alla Comis in uso gratuito per 30 anni.
Ringrazio per questa concessione trentennale l’Arcivescovo che, in considerazione del valore missionario della Comis, superando la rituale concessione novennale, concessa ad altri tipi di associazione, ha fatto un’eccezione per la Comis.
Quando ero parroco, la Comis si identificava con la parrocchia e con il sottoscritto che guidava la comunità.
Ora le cose sono cambiate, speriamo in meglio.
La Comis ha una sua sede distinta dalla parrocchia, con accesso esterno alla parrocchia, ma in una struttura della parrocchia.
Ringrazio l’ing. Egidio Lofrano, che ha curato con grande capacità e intelligenza la ristrutturazione, che ha ottenuto l’entusiastico apprezzamento di tutti coloro che la frequentano.
Auspichiamo che la sede nonostante la crisi economica che affligge l’Italia e l’Europa possa diventare un laboratorio missionario; che la Comis possa non soltanto conservare le posizioni di prima, ma anche espandersi al di là dei confini della nostra città e della nostra diocesi e raggiungere consistenza nazionale onde finanziare le sue attività di evangelizzazione e di sviluppo del terzo mondo.
Ricordo la bellissima inaugurazione della sede avvenuta il 16 dicembre 2012 con la partecipazione dell’Arcivescovo Mons. Luigi Moretti e del sindaco dott. Vincenzo De luca, i cui interventi saranno pubblicati nel prossimo fascicolo della Comis.

 

IMPEGNI DELLA COMIS PER IL NUOVO ANNO 2013 


  • Arredamento della scuola di Kitwe nello Zambia ed inaugurazione della stessa nel prossimo mese di luglio.


  • Per essere presente a questa inaugurazione, stiamo organizzando un viaggio di una quindicina di persone tra le sostenitrici della Comis; approfitteremo del viaggio per fare una visita alle cascate Vittoria, che sono le più belle del mondo.


  • Arredare le sei classi della scuola elementare di Ibamba (Mugogo), già, come detto innanzi, dalla Comis costruite.


  • Costruire altre tre aule della suddetta scuola di Ibamba per completare l’edificio scolastico e collocare in esse i ragazzi che attualmente sono ancora in aule di baracche cadenti.


  • Inizio  del secondo lotto della chiesa parrocchiale di Mugogo, comprendente la costruzione in muratura con mattoni industriali cotti al forno elettrico.


  • Completamento della mangiatoia razionale per l’alimentazione delle bovine selezionate della fattoria della Comis a Kavumu (Bukavu).


  • Ricerca e acquisto di un terreno, da intestare alla Comis, per la costruzione di una scuola elementare per ragazzi Dalit a Trivandrum – Kerala (India).


  • Presentazione della figura del sacerdote don Alfonso De Caro al presbiterio diocesano di Salerno in una giornata dall’Arcivescovo indicata, in cui si veda il filmato e si tenga una relazione sulla figura di questo sacerdote, in quanto non è opportuno che venga  ricordato solo nel Brasile e ignorato presso il presbiterio e la comunità diocesana di Salerno.


  • Riconoscimento ecclesiastico della Comis con Decreto dell’Arcivescovo, come organizzazione di volontariato per la Evangelizzazione e lo Sviluppo dei Popoli poveri; il riconoscimento canonico non comporterà alcun onere per la Diocesi, né per il presente, né per il futuro. Nell’anno successivo 2014, inoltreremo la richiesta perché abbia il riconoscimento pontificio.

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